Un Ordine Incompreso


È Cambiato Anno sul Calendario
Ma è Inutile Mentire:
i Giorni sono Sempre Uguali all’Anno Vecchio.

Il Punto è
che l’Assenza di Cambiamento Non Mi Convince…
a Lungo Andare

INTORPIDISCE

IMPOLVERA L’ANIMO

Come Quei Soprammobili Dimenticati Sugli Scaffali…

Invece Oggi
Ho Sentito il Profondo Bisogno di Cambiare Qualcosa
e Così ho Iniziato
Rivoltando i Cassetti di Casa
e Creando NUOVI SPAZI e NUOVI ORDINI.

Che Poi
Chi lo Stabilisce il Confine
Tra ORDINE e DISORDINE?
Magari il  CAOS  non è Altro che

UN ORDINE INCOMPRESO…

 

Insomma…
Quello che Voglio Dire è che
Non Sono le Date a Cambiare le Cose…
Siamo NOI a Cambiarle e…
Se Smettiamo di Farlo…
– Inevitabilmente ci Abituiamo a Ciò che Non Va –

 Più Passa il Tempo più ci si Abitua
ed ABITUARSI a TUTTO

– È COME ARRENDERSI –

FINISCE che INVECCHIAMO e BASTA.

Io Invece Vorrei Continuare a Crescere
per Riuscire ad Orientarmi

IN UN CAOS

Che Sia Un Mio Personalissimo Ordine.

E Allora del Contenuto di Quei Cassetti
Butto Tutto Ciò Che Non Serve…
Ma Sfilo Accuratamente

I SOGNI

Che Avevo Dimenticato Lì…
e li Metto in Tasca.

… DA DOMANI ESCO CON LORO…

Chissà Che Non Mi Indichino Una Strada Nuova…
e Magari

È ANCHE QUELLA GIUSTA.

 

Voglio Vivere Così

Tra IL CAOS ORDINATO e L’ ORDINE CAOTICO